mercoledì 22 settembre 2010

Brands Hatch, esperienza indimenticabile

CUNEO (CN) – «Un’esperienza splendida, quasi un sogno. Ho imparato tantissimo e non vedo l’ora di tornare un giorno in pista». Non nasconde le proprie emozioni Matteo Giordano dopo il fine settimana nel campionato International GT Open sul circuito inglese di Brands Hatch. La pista ha sentenziato due nulla di fatto a livello di risultati in gara 1 e gara 2 ma il contesto ambientale e personale era di difficile interpretazione per il pilota cuneese. Dopo anni nei rally non è facile gestire un’Aston Martin Dbrs 9 (categoria GTS) da 600 cavalli in una pista di quasi 4 km tutta curve e saliscendi. «La Villois Racing è stata eccezionale ed io ho cercato di fare il possibile. Ero l’unico pilota presente a non aver mai preso parte ad una gara GT e specie nei primi giri di prove libere del sabato ero emozionato nel sentire il rombo della vettura aumentare. Brands Hatch, mi aveva avvertito il team, è una pista selettiva e difficile: parole sante. Ho badato a non fare spavalderie ma ad imparare quanto più possibile sul comportamento della vettura». Contatto radio con i box, cartello dati a bordo pista, pit stop e telemetria: tutto nuovo per Giordano che ha imparato come si gira nel traffico in mezzo a piloti che hanno guidato monoposto di Formula 1 e partecipato alla 24 ore di Le Mans. «A livello tecnico le due gare sono state deludenti: nella prima abbiamo patito la rottura del differenziale nel giro di formazione, nella seconda il mio compagno di sedile Gianandrea Crespi è andato lungo ad una curva insabbiandosi a metà gara. Ringrazio tanto la Villois Racing per accoglienza e gentilezza nei miei confronti, per me era tutto nuovo e sono stati tre giorni splendidi anche perché inaspettati fino a pochi giorni fa. Ora spero di poter prendere parte alla gara di Monza (7.a prova del campionato in data 1-2-3 ottobre, ndr) circuito mitico per tutti i piloti nostrani e non solo».


                                                                                    

Matteo Giordano in pit lane assistito dai meccanici della Villois Racing