CASTELNUOVO NE’ MONTI (RE) – Grande delusione per Matteo Giordano e Manuela Siragusa.
La prima delle due finali
della Suzuki Rally Cup 2012 si è conclusa prima del traguardo per l’equipaggio
del Passatore che, causa la rottura del cambio, non hanno visto la bandiera a
scacchi del “Rally Appennino Reggiano”.
Ad una gara dal termine tutto
si complica terribilmente per la coppia che si era presentata alla gara
emiliana in vetta alla classifica.
Che il rally reggiano fosse
una gara ricca di insidie lo si era capito fin da subito. Nelle prime 4 prove
speciali, tutte di sabato con 2
in notturna, la Suzuki
Swift numero 40
ha faticato non poco a trovare il ritmo gara: tempi alti
rispetto a Defilippi-Cresta e Gubertini-Ialungo, troppo per chi è ha vinto 2
gare su 2 nella prima fase del Trofeo.
Il canovaccio non è cambiato
domenica mattina: scarso feeling con la vettura che diventava quasi inguidabile
quando Matteo perdeva di schianto quarta e quinta marcia.
Durante l’ottava ed ultima ps
la Swift si
fermava: cambio rotto, impossibile fare un metro di più e nessuna chanche di incamerare punti.
Giordano-Siragusa in gara nel 2012, foto d'archivio |
“E’ andato tutto male –
commenta lo sconsolato Giordano – e purtroppo il cambio si è spaccato proprio
nel finale. Per come si era messa la gara ci saremmo accontentati di qualche
punto, alla fine neanche quello è arrivato.
Abbiamo pagato a caro prezzo
i peccati di gioventù dell’allestimento N-Top: stiamo pensando, per la decisiva
gara di ottobre a Sanremo, di gareggiare con la Swift in allestimento
classico.
Nonostante l’amarezza devo
ringraziare assolutamente per il supporto Team Europa di Marco Soliani, Meteco
Corse, Fr New Motors e Motori per Sport”.
La Suzuki Rally Cup 2012 si deciderà al Rally di Sanremo a metà ottobre.
In classifica generale ora
comanda Damiano Defilippi con 108 punti, seguito da Corrado Peloso a 91, Matteo
Giordano a 75 e Claudio Gubertini a 72.
Per il pilota del Passatore
la situazione è compromessa ma non irrimediabile: “Andremo al Sanremo all’attacco,
senza niente da perdere”.