lunedì 24 settembre 2012

Cambio rotto: ritiro e tanta amarezza all'Appennino Reggiano


CASTELNUOVO NE’ MONTI (RE) – Grande delusione per Matteo Giordano e Manuela Siragusa.
La prima delle due finali della Suzuki Rally Cup 2012 si è conclusa prima del traguardo per l’equipaggio del Passatore che, causa la rottura del cambio, non hanno visto la bandiera a scacchi del “Rally Appennino Reggiano”.
Ad una gara dal termine tutto si complica terribilmente per la coppia che si era presentata alla gara emiliana in vetta alla classifica.

Che il rally reggiano fosse una gara ricca di insidie lo si era capito fin da subito. Nelle prime 4 prove speciali, tutte di sabato con 2 in notturna, la Suzuki Swift numero 40 ha faticato non poco a trovare il ritmo gara: tempi alti rispetto a Defilippi-Cresta e Gubertini-Ialungo, troppo per chi è ha vinto 2 gare su 2 nella prima fase del Trofeo.
Il canovaccio non è cambiato domenica mattina: scarso feeling con la vettura che diventava quasi inguidabile quando Matteo perdeva di schianto quarta e quinta marcia.
Durante l’ottava ed ultima ps la Swift si fermava: cambio rotto, impossibile fare un metro di più e nessuna chanche di incamerare punti.

Giordano-Siragusa in gara nel 2012, foto d'archivio

E’ andato tutto male – commenta lo sconsolato Giordano – e purtroppo il cambio si è spaccato proprio nel finale. Per come si era messa la gara ci saremmo accontentati di qualche punto, alla fine neanche quello è arrivato.
Abbiamo pagato a caro prezzo i peccati di gioventù dell’allestimento N-Top: stiamo pensando, per la decisiva gara di ottobre a Sanremo, di gareggiare con la Swift in allestimento classico.
Nonostante l’amarezza devo ringraziare assolutamente per il supporto Team Europa di Marco Soliani, Meteco Corse, Fr New Motors e Motori per Sport”.

La Suzuki Rally Cup 2012 si deciderà al Rally di Sanremo a metà ottobre.
In classifica generale ora comanda Damiano Defilippi con 108 punti, seguito da Corrado Peloso a 91, Matteo Giordano a 75 e Claudio Gubertini a 72.
Per il pilota del Passatore la situazione è compromessa ma non irrimediabile: “Andremo al Sanremo all’attacco, senza niente da perdere”.